foto francesca paciello
Lucrezia De Bonis
Può l’arte essere democratica?
Questo è stato uno dei grandi punti delle avanguardie storiche che poneva l’accento sulla reale fruibilità della produzione artistica sia in considerazione del modus, quindi dei possibili canali di divulgazione, ma anche della diffusione e conoscenza da parte di un pubblico sempre più vasto, non necessariamente addomesticato dalla teoria e dalla critica dell’arte.
Un arte di tutti per tutti. Un arte capace di dare valore ai non-luoghi e quindi non vincolata ai canali esclusivi della fruibilità artistica.
La relazione luogo-opera-pubblico è ciò che qualifica la produzione artistica e che realizza uno scambio continuo e attivo tra chi partecipa alla determinazione di questo fenomeno.
Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a scegliere di non avere (per ora) una compagnia, insieme al timore di perdere il grande valore dato dal lavoro di contaminazione.
La relazione luogo-opera-pubblico è ciò che qualifica la produzione artistica e che realizza uno scambio continuo e attivo tra chi partecipa alla determinazione di questo fenomeno.
Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a scegliere di non avere (per ora) una compagnia, insieme al timore di perdere il grande valore dato dal lavoro di contaminazione.
Ringrazio TeatrInGestAzione, ringrazio Anna e Giovanni per l’invito in questo non-luogo di scambio e dialogo perché qualcosa di nuovo possa aver principio: l’arte democratica!
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