RIQUALIFICAZIONE UMANA / URBANA
abbiamo chiesto ai nostri artisti una riflessione
sulla propria responsabilità rispetto alla necessità
di formare un nuovo pubblico attraverso nuove
pratiche e nuove estetiche.

In queste pagine vi invitiamo a partecipare a tale
riflessione, o semplicemente a lasciarci un vostro
ricordo (parole, immagini, video) se vi siete
imbattuti per caso in ALTO FEST.

A VOI LA PAROLA

come funziona


ALTO FEST porterà per 3 giorni consecutivi la cultura attiva negli spazi privati, donati per l’occasione dai cittadini, spazi pronti ad accogliere un rinnovato pensiero e una nuova consapevolezza, intenzioni pronte ad incontrarsi per trasformare il nostro quotidiano, farsi luogo d’inizio di un cambiamento.
Vogliamo così sollecitare l’iniziativa dei singoli, mobilitare e mobilitarci per dare vita insieme, artisti, cittadini e pubblico, ad una nuova riqualificazione umana/urbana.
In un momento così difficile per la cultura italiana, ciò che ci muove non è tanto il bisogno di resistere quanto la passione di DARE INIZIO A QUALCOSA DI NUOVO. Non è tanto il rivendicare risorse o mezzi che ci sono stati sottratti quanto il desiderio di percorrere strade nuove, scoprire nuove iniziative possibili, inaugurare nuove pratiche virtuose.
Al contempo il festival sarà un momento per tutte le realtà coinvolte per incontrarsi, confrontarsi, interrogarsi assieme sul senso, la direzione, le esigenze politiche e poetiche del proprio fare artistico in un particolare momento storico in cui la parola “crisi” è universale.
Un’occasione per intrecciare un nuovo dialogo e interrogarsi assieme sulla possibilità di FONDARE un nuovo linguaggio.
INSIEME vogliamo inaugurare un cantiere collettivo di studio delle direzioni, esigenze e sopratutto delle potenzialità di un linguaggio teatrale nuovo, capace di rifondare la relazione tra pubblico e scena, e di sostenere l’indipendenza creativa e politica del teatro.
ALTO FEST appartiene ad una serie di azioni creative e costruttive cui TeatrInGestAzione ha deciso di dare luogo a partire dalla stagione 2010-2011 per rispondere al progressivo contrarsi degli spazi e dei mezzi riservati alla cultura. Ma dare luogo alla cultura significa anche lasciare che la cultura faccia luogo, perché laddove un gesto artistico onesto viene prodotto, questo gesto inaugura uno spazio: uno spazio di consapevolezza, di condivisione e cosa più importante, un campo di relazioni. Condivisione e relazione aprono a loro volta un nuovo orizzonte di possibilità: ciò che in una prospettiva solitaria o egocentrica sembra del tutto escluso, utopico o forse eccessivamente ambizioso, può apparire più a portata di mano.

COME FUNZIONA

Un gruppo di artisti validi, espressione di quelle punte di avanguardia e innovazione, impegnate sia dal punto di vista artistico che sociale per innovare e rinnovare il panorama culturale del nostro paese e non soltanto, avranno il compito di disegnare delle performance site – specific.
Tutti coloro che hanno donato i propri spazi hanno stilato una lista di limiti (tempi, modi e spazi) di utilizzo dei luoghi stessi.

DOCUMENTAZIONE

è nostro uso documentare i processi creativi che ci guidano durante il nostro lavoro, processi che si modificano col tempo e con i materiali con cui ogni volta veniamo in contatto. La documentazione è quindi un passaggio fondamentale per rendersi riconoscibili e raggiungibili dal pubblico. E’ per questo che ogni artista avrà all’interno del sito uno spazio dedicato dove si racconterà e ci racconterà il processo creativo che starà affrontando per arrivare alla performance finale a cui assisteremo.