RIQUALIFICAZIONE UMANA / URBANA
abbiamo chiesto ai nostri artisti una riflessione
sulla propria responsabilità rispetto alla necessità
di formare un nuovo pubblico attraverso nuove
pratiche e nuove estetiche.

In queste pagine vi invitiamo a partecipare a tale
riflessione, o semplicemente a lasciarci un vostro
ricordo (parole, immagini, video) se vi siete
imbattuti per caso in ALTO FEST.

A VOI LA PAROLA

venerdì 26 agosto 2011

Susanna Poole / Maniphesta Teatro


Per me il vostro festival è stato bello per diversi motivi:
1.       Creativo: con un’idea forte che era quella di interagire con luoghi diversi, luoghi abitati con una loro storia e una loro conformazione che suscitava possibili soluzioni per le prospettive del pubblico e la forma da dare al lavoro. Dal liutaio dove siamo riusciti a dedicarci più tempo questa interazione ha funzionato e abbiamo sperimentato una versione più veloce e al tempo stesso più intima dl nostro spettacolo.
2.       Geniale dal punto di vista economico/ecologico: utilizzando spazi privati con le luci e l’audio possibili in questi spazi siete riusciti a fare un festival in grande economia, a fronte di un “culo” enorme che vi siete fatti voi con tutto il vostro gruppo e che penso abbiamo tutti molto apprezzato. Questo risparmio significa anche però risparmio di risorse e di energia, più energia umana e meno petrolio! Ha molto senso in questo momento.
3.       Socialmente e politicamente sensato: perché a un prezzo così contenuto e mescolando molto pubblico e artisti sia nelle perfomance, sia nelle serate sulla vostra terrazza, non c’erano quei ruoli finti e stantii degli artisti, gli organizzatori, i critici, il pubblico tutti nei loro ranghi eccetera..

Era anche molto bello passeggiare per il centro storico fra una performance e l’altra, conoscere nuovi posti che non avevo mai visitato, un rapporto diverso con la città che sembrava più aperta e viva..

Grazie

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